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L’Europa ha creato una “rete dorsale dell’idrogeno”, in grado di soddisfare il 40% della domanda di idrogeno importato in Europa

2023-05-24

Aziende italiane, austriache e tedesche hanno svelato i piani per combinare i loro progetti di gasdotti per creare un gasdotto di 3.300 km per la preparazione dell’idrogeno, che secondo loro potrebbe fornire il 40% del fabbisogno di idrogeno importato in Europa entro il 2030.

L'italiana Snam, la Trans Austria Gasleitung (TAG), la Gas Connect Austria (GCA) e la tedesca Bayernet hanno formato una partnership per sviluppare il cosiddetto Corridoio meridionale dell'idrogeno, un gasdotto per la preparazione dell'idrogeno che collega il Nord Africa all'Europa centrale.

Il progetto mira a produrre idrogeno rinnovabile nel Nord Africa e nell’Europa meridionale e trasportarlo ai consumatori europei, e il Ministero dell’Energia del paese partner ha annunciato il suo sostegno affinché il progetto ottenga lo status di Progetto di Interesse Comune (PCI).

Il gasdotto fa parte della rete dorsale europea dell’idrogeno, che mira a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e potrebbe facilitare l’importazione di oltre quattro milioni di tonnellate di idrogeno dal Nord Africa ogni anno, il 40% dell’obiettivo europeo REPowerEU.


Il progetto è costituito dai singoli progetti PCI dell'azienda:

La rete dorsale H2 italiana di Snam Rete Gas

Prontezza H2 della pipeline TAG

H2 Backbone WAG e Penta-West di GCA

HyPipe Bavaria di Bayernets - L'hub dell'idrogeno

Ciascuna azienda ha presentato la propria domanda PCI nel 2022 ai sensi del regolamento della Rete transeuropea per l'energia (TEN-E) della Commissione europea.

Il rapporto Masdar del 2022 stima che l’Africa potrebbe produrre 3-6 milioni di tonnellate di idrogeno all’anno, con 2-4 milioni di tonnellate che dovrebbero essere esportate ogni anno.

Lo scorso dicembre (2022), è stato annunciato il progetto di gasdotto H2Med tra Francia, Spagna e Portogallo, con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha affermato che offriva l’opportunità di creare una “rete dorsale europea dell’idrogeno”. Dovrebbe essere il “primo” grande gasdotto dell’idrogeno in Europa, il gasdotto potrebbe trasportare circa due milioni di tonnellate di idrogeno all’anno.

Nel gennaio di quest’anno (2023), la Germania ha annunciato che avrebbe aderito al progetto, dopo aver rafforzato i legami sull’idrogeno con la Francia. Nell’ambito del piano REPowerEU, l’Europa mira a importare 1 milione di tonnellate di idrogeno rinnovabile nel 2030, producendone al contempo un altro milione di tonnellate a livello nazionale.


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